Area welfare e comunità L’area nasce dall’incontro fra il tradizionale approccio di comunità dell’animazione sociale presente fin dalle origini di Vedogiovane e le esperienze di innovazione sociale che la situazione socioeconomica e la crisi del welfare hanno sollecitato. Questa rilettura dell’approccio dell’animazione, avvenuta grazie alle ipotesi elaborate all’interno dell’esperienza di Spazio Comune e di AssociAnimazione, ha individuato nella ritessitura dei legami sociali la nuova mission del welfare. Quello che è richiesto è un lavoro con gruppi e con le comunità territoriali volto a re-includere la maggioranza dei cittadini in esodo dalla cittadinanza, in condizioni di infragilimento diffuso. Si tratta di accompagnare la generazione di legami puntando su forme di partecipazione attorno a problemi concreti che permettano il passaggio dalla risposta ad un bisogno privato/individuale (Oikos) alla costruzione di un’esperienza sociale (Agorà) in un movimento che possa arrivare ad una esplicita dimensione pubblica (Ekklesia) (cfr Bauman). A queste logiche fanno riferimento tutte le esperienze che oggi racchiudiamo nella formula Incubatori di Comunità: dagli Spazi Giovanili ai progetti finanziati dalle Fondazioni attorno alle esperienze di animazione delle Biblioteche o del Territorio, allo Spazio VIGI Co-working, all’animazione di AssociAnimazione Nazionale. Altri progetti vogliono far fronte alle nuove emergenze sociali riguardanti i temi dell’invecchiamento (Cariplo Sportello Badanti, Unicredit Badante di Condominio) o dell’impoverimento affrontato attraverso il processo partecipativo che ha dato vita all’esperienza del ristorante solidale e alla Rete Nondisolopane, con cui si è affrontato il tema dell’housing sociale che viene affrontato in maniera ancora più consistente con la collaborazione con la coop. Comin di Milano per il progetto Comin Casa collocato nei pressi dell’ Humanitas di Rozzano. L’approccio di comunità caratterizza l’accompagnamento alla progettazione partecipata per la risignificazione della presenza delle FMA sull’isola d’Elba e per l’ideazione di proposte di incubatori di comunità all’interno del Bando Esprit della Fondazione Cariparma.